domenica 27 aprile 2008

paperino,un papero antropomorfo,un single modello


Sapete,amici,ce' sempre stato un punto fisso nella nostra infanzia o adolescenza :i fumetti.Per ora parlero' del immarcescibile topolino e in particolare di Paperino.Adoravo leggere le sue avventure che poi altro non erano che rivisitazioni di episodi di vita comune,citazioni di storia.Mi viene in mente un episodio in cui paperino ,una volta partiti i nipoti,passa agosto a casa da solo.Il tema della solitudine dei single in periodo festivo e' trattato in maniera delicata e morbida ma decisa.
Il nostro papero scopre che ad Agosto la sua casa e' meta di villeggiatura per un fantasma con tanto di contratto regolare.Dopo i primi scontri ed equivoci si assiste ad un paperino che passa le giornate divertendosi come un matto con un amico per gli altri immaginario...................................
da solo in piscina,da solo al pic nic,da solo a cena.Un agosto che io mi costruivo nella mia mente,senza mare,senza folla,senza escursioni,da single e al risparmio.................................e poi li chiamano fumetti"per bambini" .2 del pomeriggio,nella pancia girano spaghetti al pomodoro fresco,agosto,la citta' deserta,l'asfalto caldo,l'odore di gomma e ferro,topolino una storia ferragostiana e ditemi chi non proverebbe brividi!un fumetto,una saluto

2 commenti:

baby ha detto...

Lo devo ammettere, forse mi sbaglio sui fumetti se li amate così in tanti!
Non avrei mai creduto che in queste semplici storie si potesse arrivare a scorgere temi così impegnativi come la solitudine.
Preferisco però rimanere tradizionalista e continuare ad accostarmi al vecchio Leopardi e al vecchio Pascoli o semplicemente riflettere con una bella canzone d'amore "strappalacrime".
Ciao, quella del timbro!

Anonimo ha detto...

A dire il vero non li amo piu' di tanto.....ad esempio trovo noiosi quelli americani,indecifrabili quelli giapponesi.era solo una riflessione su un ricordo!ho fatto anche un post su leopardi,avendo una formazione classica apprezzo molto leopardi,pascoli ma anche carducci,ultimamente sto rileggendo dante.Amo il cosidetto"otium" latino,cioe' il ritirarsi dalla vita pubblica e rifugiarsi tra la cultura e i libri,nelle campagne morbide e avvolgenti soprattutto in autunno