martedì 26 aprile 2011

GIU' IL GETTONE SI PARTE!


La macchina del tempo ormai assume traettorie imprevedibili,mi sta portando a Maggio di un anno non precisato.Un anno in cui ero piccolo e percorenndo un viale alberato da lontano si intravedevo luci e udivo canzoni amplificate da casse vicinissime .Erano arrivate le giostre,per il parroco i"Baracconi". Da piccolo quel luna park posticcio improvvistao sembrava chissa' che,ed erano lontane le gite nei parchi del divertimento.La seconda guerra mondiale aveva dato una spinta tecnologica anche a questi giochi evoluzione degli alberi della cuccagna delle fiere di paese.Una fila di rimorchi dipinti invitavano a imbracciare dei fucili ad aria compressa,si vinceva una delle prime bambole "made in china".Poi si cedeva alla frittella....e quasi si rimaneva ipnotizzati da quella situazione in cui la pasta girava e si friggeva ed era tutto piu' buono in quegli anni 80.Ricordo l'odore pungente della gomma vicino all'"autoscontro",gli aereplanini e i"calci in culo" immancabile in tutte le fiere.Con quelle luci negli occhi e le canzoni di sanremo nelle casse si cresceva e si andava verso il 2000.Era un attimo in cui non si pensava a nulla e li si esprimeva tutta la societa' ma soprattutto tutti quei ragazzi della periferia che in una prova di forza trovavano la loro gratificazione.A novembre a Novi invece cera un luna park piu' grosso e un castello di vetroresina mi faceva tenerezza,con un manichino vestito da strega che cigolava su di un meccanismo vecchio,quelle fibre appiccicate alla testa pendevano come dei fili a piombo spezzando un po' la magia e instillando negli avventori quel misto di malinconia e pena.Ogni anno che passa quei manichini sono sempre piu' opachi,e quelle luci sempre piu spente,quando tornano le giostre un lucente bruco corre su dei binari sospesi a mezz'aria,li stazionava il tagada' una padellone gigante che muovendosi in amaniera irregolare faceva saltare da tutte le parti i suoi ospiti...........Il Tagadà era un modo, discutibile e un po' rude visto adesso, per approciarsi con l'altro sesso. Quante amicizie e storie sono nate proprio lì. Le giostre: che bel ricordo ma a me impressionava il fatto che il luna park era proprio dietro la mia scuola e durante l'intervallo mi affacciavo a vedere tutte quelle attrazzioni chiuse,e quando venivano smontate la malinconia era forse l'unico trenino in artenza nel mio cuore di bambino.

giovedì 21 aprile 2011

I DINOSAURI DELL' ERA DEI GIOCHI MODERNI


Il senso del tempo che passa e' sempre dietro l'angolo.Nelle orecchie suona la musichetta monotono del videogame di un bar,mario anzi supermario salta da un funghetto all'altro,a fianco un altro videogame ,un altro "cabinet",200 lire e si diventava un audace giocatore di poker che man mano che vinceva scopriva figure femminili squadrettate......che non possono certo competere con gli"streaming" di adesso!ricordo con tenerezza e nostalgia quell'ultimo ruggito dei flipper,reduci dai fasti degli anni 60: negli anni 80 dopo aver accusato il colpo dei videogames emettevano gli ultimi toni musicali come dei dinosauri teconologici in estinzione con luci e schermi e richiami ai film"di cassetta".Erano gli anni dove si ritmava la vita sui tempi scolastici,dal lunedi' al venerdi' duro studio e poi al sabato si correva a casa e cercando di svolgere i compiti, si usciva alle 18:00 e si girava come delle palline di flipper.Ricordo a Tortona i primi locali dove si vendeva pizza e patatine.......girare con quelle patatine ci rendeva "metropolitani",poi una pizzeria e ancora ci ubriacavamo con il fascino di quegli schermi di videogiochi,in bar fumosi.Quella moneta cadeva nella gettoniera e si diventava ryu,ken,sagat.......e giu' combattimenti dove le mani solfeggiavano su 3 tasti e una manopola una serie di mosse a meta' strada da matrix e un balletto.Che tornei.....bastavano quelle schermate a darci la soddisfazione di un week end ben riuscito.Ora dei videopoker ,al posto dei videogames ipnotizzano e prosciugano di gioia e denaro adulti illusi di poter cambiare la vita con 2 click.Poter tornare indietro ad accarezzare quei tasti.....ma ormai quei"cabinet" sono morti e sepolti sotto i colpi mortali delle consolle.L'evoluzione descrive parabole prima ascendenti e poi discendenti:nei bar ci si raggruppava intorno a quei monitor e intanto nelle vetrine come dei piccoli germogli stazionavano consolle che promettevano sensazioni strabilianti con 2 stanghette che si ribattevano un quadratino sulla tv di casa.Questi giochi fecero una breve comparsa sui computer casalinghi che spesso finivano per essere delle consolle travestite da "mezzo per studiare",e le copertine delle cassettine avevano immagini disegnate in maniera diametralmente opposta alle grafiche dello schermo.Ora come degli squali preistorici quei videogames sopravvivono in qualche fiera dove montano le giostre,ma quei luoghi sanno piu' di un museo per noi appassionati di "giochi elettronici".Non si puo' in un post esaurire un argomento cosi' ricco di spunti come quello dei giochi "elettronici".....i nostri padri avevano finito da poco di giocare con il"gioco del 15"che la tecnologia produceva piccoli miracoli elettronici........buona partita!