mercoledì 7 maggio 2008

E PASCOLI SIA!(for baby post....)



Primi Poemetti
L' accestire
"La bollitura "
I
Già: sciorinati su la stessa siepe
sono come una greggia che soletta
beva ad un pozzo e mangi ad un presèpe.
Ma non lontana è l'umile casetta
con gli occhi aperti delle sue finestre,
che veglia il dì, che a sera poi li aspetta.
Essi appartati dalle vie maestre,
piccoli e grandi stanno insieme al sole,
empiendo di fruscìo l'angolo alpestre.
Stridono appena, là con loro, sole
le foglie secche, e v'è col bianco odore
della tela l'odor delle viole.
Ma s'imbevono d'acqua, ora,
per ore,tiepida prima, e quindi a poco a poco
più calda, e quindi tolta via col fiore
nel paiolo che brontola sul fuoco.
II
Li coglierete quando il sole sfiora
i monti aguzzi, voi, Rosa e Viola,
e vostra madre. È dolce assai quell'ora.
Mamma coglie, con qualche sua parola,
i suoi mazzetti, e voi sul greppo liete
stirate le schioccanti ampie lenzuola.
Ripasserete il tutto e riporrete,
troppo per l'ago e poco pel bisogno,
dentro il comune canteral d'abete;
dove poi dorme, e sempre vede in sogno
la soave domenica, piegato
in odore di spigo e di cotogno.
Ma or di ranno imbevesi il bucato;
e il ranno dal paiòl nero, quand'alzala
schiuma, su la conca alta versato,
sgorga dal fondo e scivola e rimbalza.
III
E la cucina tutto il dì fu piena
del casalingo e tacito lavoro,
e il paiolo pendé dalla catena.
E c'era odor di cenere e d'alloro,
e il fuoco ardeva. Giù la tramontana
scendea mugliando; ed un tin tin sonoro
s'udiva intanto come di fontana.
Il tema del focolare sembra essere descritto bene in questo poemetto del Pascoli,la sicurezza del calore,del cibo,sembra quasi di sentire anche gli odori,i suoni.quasi la casa come una fortezza in cui rifugiarsi da un mondo minaccioso,ma al tempo stesso ristorarsi per riprendere la vita di ogni giorno.

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